Ipertermia
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Cos'è l'ipertermia?
In campo fisioterapico l’utilizzo di calore a scopo terapeutico prende il nome di termoterapia, che può essere distinta in esogena ed endogena.
In caso di termoterapia esogena la fonte di calore è esterna, quando invece il calore si sviluppa direttamente all’interno dell’organismo sottoposto a trattamento parliamo di termoterapia endogena.
La tecarterapia e l’ipertermia sono entrambe termoterapie endogene. L’ipertermia permette di sviluppare il calore necessario a fornire un effetto terapeutico, in una certa zona del corpo e ad una determinata profondità, facendo sì che le zone circostanti non subiscano variazioni di temperatura. Rappresenta una notevole evoluzione tecnologica e permette dosaggi più precisi con un controllo della distribuzione della temperatura in tutta l’area interessata e per tutta la durata della seduta.
Infatti, applicare una sorgente di calore a diretto contatto con la pelle determina un aumento della temperatura solo superficiale, ma non profondo. Per raggiungere gli strati sottostanti alla cute vi è necessità quindi di un veicolo che lasci la zona soprastante a temperatura accettabile senza provocare ustioni.
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Come funziona l'ipertermia?
Il vantaggio delle termoterapie endogene è quello di sviluppare calore in maniera omogenea anche nei tessuti più profondi. L’intervallo di temperatura in cui il calore ha potenzialità terapeutiche è compreso fra 38 e 45,5°C, ma è fra 41 e 45,5°C che si usa il termine ipertermia.
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A che temperatura si parla di ipertermia?
A seconda della stimolazione si possono effettuare diverse tipologie di trattamento, i principali sono:
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Cosa fa l'ipertermia
Il maggiore afflusso di sangue (iperemia), tanto più alto quanto più alta è la temperatura, è uno dei fattori fondamentali che stimolano le capacità di autoriparazione dell’organismo, e quindi è essenziale riuscire a indurlo nella misura ottimale caso per caso. Il calore favorisce la circolazione sanguigna e una ossigenazione dei tessuti che promuovono una completa guarigione.
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Quali sono gli effetti del calore endogeno?
- biostimolante: stimola i processi di riparazione del tessuto lesionato;
- decontratturante: il calore ha un effetto rilassante sui muscoli;
- antinfiammatorio: il calore richiama sangue nella zona trattata, aumentando il metabolismo basale e attivando così tutti i processi antinfiammatori;
- antalgico: l’iperemia creata ha un effetto antidolorifico immediato.
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In quali casi è utile l’ipertermia?
- patologie muscolari (contratture, elongazioni, lesioni, miositi…):
- patologie tendinee (calcificazione spalla, spalla congelata, epicondilite, tendinopatie inserzionali, fascite plantare…)
- osteo-cartilaginee (periostiti, distorsioni…);
- borsiti
- patologie a carico della colonna (spondilolistesi, sindrome del piriforme, lombalgia…).
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Quando non si può fare l’ipertermia
Non possono sottoporsi a trattamenti con tecar terapia ed ipertermia i pazienti portatori di pacemaker e le donne in gravidanza. Va valutato caso per caso e in equipe multidisciplinare nei pazienti con patologie oncologiche pregresse negli ultimi 5 anni.